Pablitos Los Sconditos – Stati d’Animo
Ed è così che mi sento, totalmente inerme contro i miei sentimenti.
Ed è così che mi sento, totalmente inerme contro i miei sentimenti.
Non scelgo dove mettere un’emozione, scelgo a chi donarla.
Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere… Mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate! Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io…! Ognuno ha la propria storia! E solo allora mi potrai giudicare!
Mentre i suoni e le voci, (scompaiono) nella quiete, le immagini esistono sempre, come nel giorno mite così nella notte. La luce perpetua risplende in esse; il rumore è la gravità delle ore e la volontà dell’espressione singolare.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Uno straziante tormentodi un silenzio assordanteè colmo di ricordiche mai più nessunomi può riportare.
Dovremmo saper ritagliare del tempo. No, non per fare altre cose. Dovremmo essere capaci di ritagliare il tempo passato, come la giornata appena trascorsa ad esempio. Per poi rileggere quei frammenti che sanno di buon umore e fare bei sogni. Ritagliamo dunque la sveglia del mattino, la colazione di fretta. I “buona giornata” e i “ci vediamo più tardi”. Gli abbracci improvvisi e le corse sotto la pioggia. Le barzellette degli amici, le nostre risate fragorose. Ritagliamo il rientro a casa, le coccole del gatto davanti ad un buon libro. I racconti della nonna, la merenda e le guance sporche di marmellata. La cioccolata calda e il profumo di biscotti. Ritagliamo i “buonanotte” e conserviamo gli “a domani”. Perché nulla è più meraviglioso della certezza di rivedere qualcuno l’indomani. Di saperlo al tuo fianco, nonostante tutto. Nonostante ciò che è passato.