Pablo Neruda – Stati d’Animo
Ridere è il linguaggio dell’anima.
Ridere è il linguaggio dell’anima.
Il singolo individuo e non la pluralità dei soggetti di una società, può generare una propria emozione, e l’onda emotiva e esistenziale respira più dell’essere che siamo, perché è l’essere in noi. Ci ricordiamo di noi stessi perché esiste una distanza in noi dalle emozioni, e creiamo un ricordo. Non c’è tempo in questo spazio: un vuoto ci separa dai sensi mobili del mare emozionale dentro la nostra vita interiore. Sappiamo, perché assistiamo come spettatori ai nostri sentimenti senza controllarli: hanno una luce propria come stelle visibili. Vediamo attraverso il mondo limpidamente, come in un dialogo sereno, tutto ciò che vive sotto il colore del cielo.
Siccome siamo solo di passaggio dobbiamo vivere ogni situazione ed emozione che ci rende felici fino a quando dura sia essa di breve o di lunga durata.
Il bello della vita è avere uno sguardo importante in cui perdersi. Un sorriso sincero da ricambiare. Il bello della vita è avere qualcosa da ricordare nei minuti in cui si aspetta di costruire nuovi ricordi. Il bello della vita è saper guardare avanti senza paura perché quello che hai dietro te ti permette di camminare a testa alta. Il bello della vita è restare se stessi in un mondo di falsi!
Inspirai. Espirai. Mi sembrava di impazzire. Ma mi succedeva spesso.
Tanti si lamentano del freddo che fa fuori… io mi preoccupo del gelo che le persone hanno dentro, difficile da eliminare, guardo il soffitto e penso: se queste persone un giorno incontrassero un po’ di calore umano cosa succederebbe? Si scioglierebbero come neve al sole? Niente erano prima e niente continueranno a essere.
Felice per ogni volta che senza paura mi sono guardata alle spalle e ho avuto la forza di affrontare chi dietro vociferava. Felice di essere la persona che sono: semplice e senza pretese se non quella di essere rispettata. Felice di avere persone vicine che mi amano per quella che sono senza chiedermi di essere diversa. Dolce e anche bastarda se vengo ferita e tradita. Coerente e leale ma mai disposta a svendere i miei valori per una squallida convenienza del momento. Se vengo apprezzata è un bene e se vengo giudicata pazienza. Nel caso vengo odiata, beh… Felice anche di questo perché quelle persone evidentemente se mi odiano tanto non sono come me e quindi non potrebbero mai far parte della mia vita.