Paola Melone – Anima
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Una lacrima sul viso, la mente che vaga lontano da quel che è la realtà.Si muove via lontano, la nell’immensità del cielo, fino ad arrivare a te.A te che sei di più, di più di tutto quanto, di più del tuo sguardo, dei tuoi capelli insù.Mentre io adesso, io qua a morire di te, del tuo ricordo, del tuo volto. Le tue espressioni.Mi mancano di più, di più di quei sorrisi che facevamo nostri nel corso della vita, quando bastava guardarti per dirti ti amo, quando bastava sorridere per far ritornare il sereno, quando bastava l’amore a far dimenticare tutto.Poi un giorno hai deciso di fare solo tuo il sorriso che mi davi, di fare solo tuo il giorno che vivevi, di fare solo tuo l’amore che mi davi e non me ne hai più dato, distruggendo tutto quanto.Con un solo colpo di testa dato alla tua vita, hai dato fuoco a tutti quei momenti che erano solo di sereno vissuti dentro me, lasciando così vivo dentro nel mio cuore soltanto il tuo tormento.
La sincerità è trasparente come l’acqua e ti fa specchiare dentro: troverai le rughe o il lifting della tua anima e scoprirai se sei innocente.
Se fra luce e tenebre differenza non apprezzi, il tuo mondo di cristallo può finire…
Sono la tinta più oscura dell’opposizione, che cela una profonda rivendicazione, protesto energicamente contro un contorno che non mi va a genio, mi ribello alla sorte, rischiando talvolta di agire in modo irrazionale… ma di tutto questo è fatta la mia Essenza e per nulla la cambierei.
Resta sempre qualche lesione, ma le scorie troveranno qualche altro corpo da danneggiare. Il corpo…
Appena svegli iniziamo a correre. Alla sera ci si volta per guardare la strada percorsa. Se non è quella giusta avremmo perso tempo… ma imparato tanto.