Paolo Conte – Società
Era un mondo adulto si sbagliava da professionisti.
Era un mondo adulto si sbagliava da professionisti.
Finché il giudizio della gente ci condizionerà così tanto, continueremo a essere “plebiscito mediocre”.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista. Non è una uguaglianza: è un privilegio.
Quando Clinton chiese a Berlusconi cosa ne pensasse di Mussolini, lui rispose: “Ha fatto delle cose buone”! Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male? Deve stuprare le capre in via Frattina? Che deve fare? Dice “Ha fatto delle cose buone”, certamente: anche Adolf Hitler o Stalin, un ponte, una strada l’avranno fatta! Anche il Mostro di Firenze l’avrà detto “Buongiorno” a qualcuno qualche volta.
La giustizia è sempre giustizia, anche se è fatta sempre in ritardo e, alla fine, è fatta solo per sbaglio.
Imbroglioni, impostori, truffatori, lestofanti, delinquenti, assassini, omicida, pedofili, stupratori, aguzzini, criminali, malviventi, mascalzoni di ogni genere, insomma tutta la feccia del genere umano supportata da leggi inadeguate trova vita facile nel nostro Paese. Per proteggere il popolo onesto, laborioso e rispettoso delle leggi e del suo prossimo sarebbe opportuno, necessario, indispensabile comminare ai trasgressori delle pene adeguate al reato commesso; senza sconti e privilegi. Desiderio, speranza, illusione, utopia?
Solo quando la folla diventa esercito ordinato un paese si può rinnovare.