Paolo Giordano – Stati d’Animo
A ripensarci adesso si sentiva stupido, come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando essere altrove.
A ripensarci adesso si sentiva stupido, come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando essere altrove.
Il tempo passa, passano le canzoni, passa la mia anima e il mio destino. Il cielo è sempre più scuro e le anime delle persone diventano solo un ricordo in questo giorno così tetro. L’anima si avvolge in uno scuro mantello che venta un cielo stellato. Le stelle brillano e le canzoni riecheggiano nel vento.
Alla fine, sia l’ottimista sia il pessimista muoiono. Ma hanno goduto la vita in maniera del tutto differente.
È meglio aver volato e perso che non aver volato del tutto.
Avete presente quando una storia finisce? In certi istanti c’illudiamo di abbandonare il ricordo, ma durante qualche notte insonne lo rievochiamo per scuotere il cuore inerme e l’anima persa.
L’odore della primavera porta odori spesso amari, di ricordi bruciati, di attimi vissuti appieno e che non saranno mai dimenticati. Ma la bella stagione è anche la rinascita del tempo, un tempo ricco di speranza, di trasformazione, di crescita. In primavera non sbocciano solo i fiori, ma anche le persone.
È il valore della meta che produce distanza, non viceversa; i chilometri diventano un impercettibile dettaglio se il traguardo è una necessità.