Paolo Maurensig – Accontentarsi
Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le alternative. Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali.
Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le alternative. Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali.
Spesso è preferibile sentirsi un mosaico con qualche tassello mancante che complicarsi la vita.
Il “troppo” e il “basta” sono a volte dei limiti che ci poniamo. Il non farlo a volte è non sapersi accontentare.
Chi si accontenta gode “l’ha detto uno che nella vita ha saputo solo raccogliere ciò che gli è caduto dal cielo, che non si è spinto mai oltre il sentiero, che non ha realizzato il suo sogno e nemmeno ci ha provato. È più facile accontentarsi che vivere per realizzarsi.” Chi si accontenta gode “è la filosofia dei finti soddisfatti, degli infelici camuffati, dei depressi sorridenti e dei falliti pseudo ignari. Di notte si sogna e di giorno si combatte. Non c’è altro da fare.” Chi si accontenta muore”
Quelli che si accontentano di usare parole d’altri per interessare ad una donna, dovrebbero capire…
Accontentarsi? Dipende. L’Accontentarsi credo che sia un ponte su un mare infinito. Se non avrà ripensamenti è un abbandono della vita. Se li avrà e cercherà di ottenere il giusto è una tappa della propria vita spesa bene.
Struggersi guardando la vera gioia fanciullesca brillare negli occhi dei bambini, che ci pare irraggiungibile ed incomprensibile semplicemente perché è impossibile ricordarla fedelmente.