Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) – Religione
Vi ho cercato e voi siete venuti a me. E per questo vi ringrazio.
Vi ho cercato e voi siete venuti a me. E per questo vi ringrazio.
Siate anche voi simili alle lampade! Fate brillare la vostra luce nella nostra società, nella politica, nel mondo dell’economia, nel mondo della cultura e della ricerca. Anche se è solo un piccolo lume in mezzo a tanti fuochi fatui, esso tuttavia riceve la sua forza e il suo splendore dalla Grande Stella del mattino, il Cristo Risorto, la cui luce brilla, vuole brillare attraverso noi, e non tramonterà mai.
Con l’invidia e la gelosia, non vi è calma o riposo per chi è attaccato questo male: gli oggetti della sua avidità, l’odio del suo risentimento, alzati davanti a lui come fantasmi che non danno alcuna tregua e di perseguire al dormire.
Qui sta l’immensa differenza tra la magia e la religione: la magia vuole costringere, la vera religione conta invece sul fervore e l’amore.
Se guardiamo le atrocità di questo mondo. Credere diventa davvero difficile.
I princìpi sociali del cristianesimo predicano la viltà, il disprezzo di sè, l’abiezione, la soggezione, l’umiltà, in breve, tutte le qualità della canaglia, e il proletariato, che non si vuole lasciar trattare come canaglia, ha molto più bisogno del suo coraggio, della sua coscienza di sè, del suo orgoglio, e della sua indipendenza, che del suo pane.
Non so se Dio esista o no, ma so che il nostro cuore vorrebbe battere incessantemente per qualcosa di più di un mucchio d’ossa.