Pasqualino Clemente – Religione
Dinanzi al mistero stai in silenzio. Attendi alla rivelazione dello spirito santo e solo allora il mistero si muterà in conoscenza.
Dinanzi al mistero stai in silenzio. Attendi alla rivelazione dello spirito santo e solo allora il mistero si muterà in conoscenza.
Quand’ero fanciullo, Dio mi teneva per mano, ma io fuggii da lui, e, nella mia giovinezza, avendo bisogno di pace, dissi: voglio trovarlo. Frugai la città con la mia lampada così tersa e pulita che i miei compagni me la invidiavano. Cercai diligentemente per la campagna; con una candela cercai fra le stelle; mi feci umile e strisciai sulla terra guardando nelle buche delle volpi e sotto i petali dei fiori. Ma non trovai né verità né riposo, perché, come un bambino senza intelletto e come molti uomini prima di me, avevo dimenticato che cosa cercavo. Così riposi la mia lampada e la mia candela, gettai via le mie chiavi e piansi, e subito la Sua luce fu dentro di me. Quando tornai alla città, non ero vuoto di essa. Ora sono io nella libertà della Sua prigione, sebbene tutto il mondo martelli alla porta. Dammi la tua mano, o Dio, quando Tu mi chiami fuori.
Io sono perché Dio esiste, ma se io non esistessi, Dio sempre esiste. Allora, Dio esiste e Dio sempre esiste, Dio non nasce ma sempre esiste.
Il regno di Dio sarà simile a una grande retata, che raccoglie il buono e il cattivo pesce, si ripone il buono nei vasi, e si butta il resto.
Guarda il crocifisso: cosa vedi? Un pallido incapace appeso ad una Croce.
Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar così vedere la sua vergogna.
Attento a che cosa preghi di ottenere, perché potresti essere esaudito.