Patrizia Cosenza – Figli e bambini
Pensando a chi abbandona i figli: si sentirà smarrita per tutta la vita e dopo per tutta l’eternità, condannata a non sorridere mai.
Pensando a chi abbandona i figli: si sentirà smarrita per tutta la vita e dopo per tutta l’eternità, condannata a non sorridere mai.
L’allegria e la tenerezza che brillavano negli occhi di Sereza si spensero sotto lo sguardo del padre, e il bambino chinò il capo. Il padre prendeva con lui sempre quello steso tono che Sereza ben conosceva e che aveva anche imparato a imitare: gli parlava – così sembrava a Sereza – come se si fosse rivolto a uno di quei ragazzi immaginari che si trovano nei libri e che non somigliano ai veri ragazzi. E Sereza si sforzava, quand’era col padre, di parere uno di quei ragazzi dei libri.
Essere genitore va ben oltre che scegliere un nome o tramandare un cognome; è mettere “tua” vita in disparte e iniziare a percorrere la “vostra”, sapendo sempre che non sei tu la persona più importante…
Mamma e papà comprendono sempre i propri figli. I figli, spesso, non riescono a comprendere papà e mamma.
Se comprendi il tuo passato,riesci a vivere la vita nel futuro.
Papà ma perché muoiono sempre le persone migliori, se tu vai in giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti?
Un bambino andrebbe cullato, sostenuto, difeso nel suo essere indifeso, proprio come un cielo di stelle, perché ogni bimbo ha diritto a sognare e a credere nel domani, quel domani che gli adulti, i “grandi” dovrebbero costruire oggi, tendendo la mano a ogni bimbo.