Patrizia Luzi – Morte
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
Vorrei solo addormentarmi, ma vorrei risvegliarmi in un’altra vita.
La vita non si misura dal numero dei respiri ma dall’intensità di quelli in cui c’è mancato il fiato per ciò che abbiamo vissuto!
Reputo le persone false così irritanti che le invito a starmi alla larga. In altre parole mantenete le distanze da me che è meglio, tanto alla fine vi rivelate per quello che siete e venite a galla come gli stronzi.
Ogni credente davanti all’eutanasia resta giustamente indignato. Tira fuori il nome di Dio e nel nome di Dio chiede pietà per la vittima. Ma se siamo in mano di Dio, se vogliamo che sia Dio a decidere, se deve essere fatta la sua volontà, perché l’uomo si ostina a tenere in vita il prossimo anche quando “non è più vivo”? Se l’uomo spesso non si ostinasse a tenerci in vita intubandoci, nutrendoci, salvandoci in quella fase di Vita che “Vita non è”, voleremo in modo naturale verso quel Dio che già ci attendeva e ci aveva chiamato a sé. Non è eutanasia morire senza “forzature dell’uomo”, ma è un sacrosanto diritto umano quello di morire in pace in modo naturale con dignità.
È inutile girarci intorno, alla fine, ogni uomo quando vuole si comporta da stronzo!
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.