Patrizia Luzi – Morte
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
La vita è appesa a un filo. Quando si spezza si cade a terra e tutto finisce.
Certe persone hanno la data di scadenza, vanno vissute preferibilmente entro il periodo indicato e non oltre, altrimenti possono nuocere alla salute.
Alcuni sognano il paradiso ad occhi chiusi, altri lo vivono nella realtà ad occhi aperti.
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
Un amore segreto, più non lo si può vivere e più lo si vuole!
L’importante è che la morte ci colga vivi.
Spargere frammenti di noi nell’arco della vita, disseminare il nostro animo ovunque, mettere radici nei pensieri altrui, fiorire nelle parole di chi ci ama, diffonderci senza mai confonderci. Non è forse questo l’eterno inganno ai danni della morte?
Certe persone hanno la data di scadenza, vanno vissute preferibilmente entro il periodo indicato e non oltre, altrimenti possono nuocere alla salute.
Alcuni sognano il paradiso ad occhi chiusi, altri lo vivono nella realtà ad occhi aperti.
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
Un amore segreto, più non lo si può vivere e più lo si vuole!
L’importante è che la morte ci colga vivi.
Spargere frammenti di noi nell’arco della vita, disseminare il nostro animo ovunque, mettere radici nei pensieri altrui, fiorire nelle parole di chi ci ama, diffonderci senza mai confonderci. Non è forse questo l’eterno inganno ai danni della morte?
Certe persone hanno la data di scadenza, vanno vissute preferibilmente entro il periodo indicato e non oltre, altrimenti possono nuocere alla salute.
Alcuni sognano il paradiso ad occhi chiusi, altri lo vivono nella realtà ad occhi aperti.
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
Un amore segreto, più non lo si può vivere e più lo si vuole!
L’importante è che la morte ci colga vivi.
Spargere frammenti di noi nell’arco della vita, disseminare il nostro animo ovunque, mettere radici nei pensieri altrui, fiorire nelle parole di chi ci ama, diffonderci senza mai confonderci. Non è forse questo l’eterno inganno ai danni della morte?