Patrizia Luzi – Stati d’Animo
Quando nasce la mia indifferenza, è solo perché muore l’incanto di chi ha voluto farmi credere ciò che in realtà non era.
Quando nasce la mia indifferenza, è solo perché muore l’incanto di chi ha voluto farmi credere ciò che in realtà non era.
Smettila di amare il tuo odio verso l’amore altrui. Chissà, magari, sarai tanto quanto o anche più felice degli innamorati che ti sembrano ridicoli e patetici.
Non è poi così difficile distinguere una persona che ci tiene davvero a noi da una che non ci tiene. È ammettere a se stessi la verità, che quel qualcuno non tiene a noi, quello si che fa male. Ma è solo quando finalmente prendiamo coraggio e chiudiamo quella porta che inizia la risalita, perché finalmente ci vogliamo bene al punto tale da capire che abbiamo diritto ad essere felici accanto a chi davvero ci sa apprezzare.
Sono stanca dei mazzi di fiori arzigogolati, voglio una rosa del vu cumprà, comprata sull’onda di una risata.
È cosi difficile fare finta che tutto va bene, indossare la maschera della normalità soffocare le lacrime che vogliono uscire tenere in gola quell’urlo che vorresti fare perché cosi pensi che il dolore se ne andrà, è cosi difficile dover rinunciare a quello a cui credi e cosi difficile ma non impossibile allora indosso questo sorriso e vado avanti prima o poi passerà.
Noi donne siamo sempre pronte a sostenere ed aiutare chi ha realmente bisogno, anche se a volte siamo messe da parte, non corrisposte, la forza che abbiamo supera anche questo, sarà perché siamo noi stesse a donare la vita.
Ma chi sono io?La risposta: sono la somma di tutto ciò che è accaduto prima di me, di tutto ciò che mi si è visto fare, di tutto ciò che mi è stato fatto.Sono ogni persona e ogni cosa il cui essere al mondo è stato toccato dal mio.Sono tutto quello che accade dopo che me ne sono andato e che non sarebbe accaduto se io non fossi venuto. E ciò non mi rende particolarmente eccezionale; ogni “io”, ognuno di noi che siamo ora più di seicento milioni, contiene una simile moltitudine.Lo ripeto per l’ultima volta: se volete capirmi, dovrete inghiottire un mondo.