Paul Mehis – Abbandonare
Non è un dramma perdere una persona nella vita, se si è scelto di farlo… Poi, ho imparato che alcune volte la vita ce le restituisce, se sono state veramente importanti, sarà come se il tempo non fosse mai trascorso.
Non è un dramma perdere una persona nella vita, se si è scelto di farlo… Poi, ho imparato che alcune volte la vita ce le restituisce, se sono state veramente importanti, sarà come se il tempo non fosse mai trascorso.
Mi hai fatto cadere, tendendo troppo la corda. Io ho qualche cicatrice ma tu sarai…
Mi abbandono volentieri, a momenti di follia! Diciamo “spensierati” torno un po’ bambina, faccio la…
Quando scappo trattienimi, io non voglio andar via.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
E tutte le volte che penserai che non sei nulla, fottiti! Perché se tu non sei nulla, anch’io non sono nulla, visto che per tè ho sentito tutto.
Mi hai fatto cadere, tendendo troppo la corda. Io ho qualche cicatrice ma tu sarai…
Mi abbandono volentieri, a momenti di follia! Diciamo “spensierati” torno un po’ bambina, faccio la…
Quando scappo trattienimi, io non voglio andar via.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
E tutte le volte che penserai che non sei nulla, fottiti! Perché se tu non sei nulla, anch’io non sono nulla, visto che per tè ho sentito tutto.
Mi hai fatto cadere, tendendo troppo la corda. Io ho qualche cicatrice ma tu sarai…
Mi abbandono volentieri, a momenti di follia! Diciamo “spensierati” torno un po’ bambina, faccio la…
Quando scappo trattienimi, io non voglio andar via.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
E tutte le volte che penserai che non sei nulla, fottiti! Perché se tu non sei nulla, anch’io non sono nulla, visto che per tè ho sentito tutto.