Francesca Zangrandi – Abbandonare
Nella nostra vita capita di essere o macerie o pilastri.Capita di dover essere…Sono cosa?Sono pilastro…Nella nostra vita capita di crescere pilastri e vedere le macerie di ciò che costruiamo.
Nella nostra vita capita di essere o macerie o pilastri.Capita di dover essere…Sono cosa?Sono pilastro…Nella nostra vita capita di crescere pilastri e vedere le macerie di ciò che costruiamo.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola e poi se ne va.
Sono una forma pura nata da una caos totale. Vedo un’instabilità che mi segue da quando sono nata. Sento che mi vuole dentro uno schema preimpostato e in cui io dovrei stare in equilibrio su un asse molto solita ma anche levigata. Per anni ho scivolato aggrappandomi su quest’asse solida ma levigata, finché un giorno ho deciso che non volevo stare sempre in equilibrio. Sono scesa e mi sono creata una bella trave larga e solida e ora voglio camminare solo là. Sono una forma pura nata da un caos totale. Ho avuto tanto di quell’amore che sono riuscita a costruire quella trave. Ora ne sto facendo una per te mamma.
A volte mi capita di chiedermi se abbia mai capito qualcosa della vita.Se tutte queste poesie, questi pensieri, servano a cercare delle verità o non hanno senso.Come ora,fantastico su cosa sia il senso del pensiero eppure magari non esiste un senso.Forse questa ricerca di una verità che non si contraddica non ha senso e non porta a nulla.Forse la natura, la vita non segue la mente e i pensieri di nessuno, ha delle leggi proprie che noi non comprenderemo mai.Forse quelle idee che ci sembrano così reali e sicure non sono altro che un nulla.Forse viviamo delle nostre convinzioni.Forse non ha senso nemmeno chiederselo.Non penso di aver capito qualcosa…
Allora, avvilito rimango in un angolo, non ho più voglia di nulla, ma solo di…
A volte vorrei scappare così lontano, che se dovessi cercarmi da sola vorrei non trovarmi.
Tu non sai che, mentre andavo, volevo già tornare.