Paul Mehis – Filosofia
La donna perfetta è stata quella che non ha mai creato conflitto tra le mie “3 c”, anzi, le ha saturate “soltanto” essendo se stessa.
La donna perfetta è stata quella che non ha mai creato conflitto tra le mie “3 c”, anzi, le ha saturate “soltanto” essendo se stessa.
Il mio cervello si è trasformato in una telecamera, perché il cuore potesse rivedere in qualsiasi momento il più bel film mai girato sulla faccia della Terra.
Tante volte non ci conosciamo noi stessi e pretendiamo conoscere altre persone, o che gli altri conoscono noi.
Insensibile, né benevolo, né spietato, sottomesso a leggi rigorose o affidato al caso, il mondo non sa di sé. Non lo si può capire perché si presenta impersonalmente, se lo si riesce a chiarire in qualche particolare, resta comunque incomprensibile nella sua totalità. Ciò non toglie che io conosca il mondo anche in un altro modo. Un modo che me lo rende affine e che mi consente di sentirmi, in esso, a casa mia, al sicuro. Le sue leggi sono quelle della ragione, per cui, sistemandomi in esso, mi sento tranquillo, costruisco i miei strumenti e li conosco. Mi è familiare nelle piccole cose e in quelle che mi sono presenti, mentre mi affascina nella sua grandezza; la sua vicinanza mi disarma, la sua lontananza mi attira. Non segue i sentieri che attendo, ma anche quando mi sorprende con insospettate realizzazioni o inconcepibili fallimenti, alla fine conservo, anche nel naufragio, un’indefettibile fiducia in esso.
È bello anche soffrire per chi si ama.
Ci può volere molto tempo per rendersi conto che la ragione è fatta per esplorare soltanto limitati pezzi di mondo. Ì e che non esistono telescopi per guardare nel futuro.
Una vita è un battito d’ali (è breve) che può cambiare il mondo. È quando sei protagonista nel tuo tempo. È quando fai valere il tuo talento e fai il bene per essere contento.