Paul Mehis – Filosofia
Le parole che scrivo pensando a voi, sono già vostre prima che io le pensi.
Le parole che scrivo pensando a voi, sono già vostre prima che io le pensi.
L’umanità non sarebbe un’idea malvagia, se non fosse per l’uomo.
Questi stati armati fino ai denti, che si vantano di possedere il monopolio del potere, e al tempo stesso appaiono tanto vulnerabili, offrono davvero uno strano spettacolo. La cura e l’attenzione che devono dedicare alle forze di polizia minano la loro politica estera.La polizia erode il bilancio dell’esercito, e non quello soltanto.Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos’è la libertà. E non soltanto quei lupi sono forti in sé stessi, c’è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in branco. È questo l’incubo dei potenti.
Arriva un punto in cui non si ha più interesse a capire se stessi, figuriamoci gli altri.
Persino in un credo spirituale quello che potrebbe apparire morale, è politica. La vecchia storia del Dio che scaglia malattie per punire la perversione non è quello che sembra, nel senso che è sempre il motivo a spiegare tutto. Apparentemente si tratta di morale, ma la morale è una maschera per nascondere qualcosa che pone il divino uguale all’uomo: la necessità. Le vittime di solito, tranne alcuni casi, hanno qualcosa di cui Dio ha bisogno: lo spirito. Con lo spirito costruisce il Mondo di stelle e pianeti, la luce azzurra viene introdotta nel mondo per dargli quello di cui necessita, il sole, l’acqua, le piante, l’aria, la vita… e a Dio e alle sue schiere la loro autorità e domini, e il potere per conquistare sempre più popoli e terre. Il Figlio in questo ha una parte importante. Prendere tutta l’innocenza di cui il Padre, il serpente, ha bisogno per costruire il mondo, liberarsene per diventare i signori incontrastati e immortali. Si ma… di quale regno? Di quali stelle? L’avidità e la brama di luce raddoppiata consuma e brucia la materia lentamente, e senza materia non potrà esserci più spirito.
Si muove ciò che è in perfetto equilibrio nell’armonia del cerchio, che è sempre chiuso e finito; nell’intorno di una circonferenza, che è insieme di tutte le forme geometriche racchiuse in essa, siamo collocati e esistiamo, senza che essa esista nella concretezza, è sistema invisibile con valore reale.
Essere o apparire,un dilemma che da molto ha diviso un po’ il mondo.Eppure essere è già di conseguenza un apparire.Una rosa rossa, appare ed è.Il segreto è sapere di essere e di conseguenza l’appariretinge di colori bellissimi il mondo.Godiamo tutti delle bellezze della natura, esse appuntosono ed appaiono…e noi non facciamo parte della natura?