Paul Mehis – Frasi sulla Natura
Ed il “mio” lago, mentre ci abbracciamo, diventa il “tuo” mare, il “tuo” mare, mentre ci baciamo, diventa il nostro cielo, ed il nostro cielo, mentre facciamo l’amore, diventa un immensa briciola di universo.
Ed il “mio” lago, mentre ci abbracciamo, diventa il “tuo” mare, il “tuo” mare, mentre ci baciamo, diventa il nostro cielo, ed il nostro cielo, mentre facciamo l’amore, diventa un immensa briciola di universo.
Era una bella mattinata. Si è già parlato dell’insensibilità della Natura nei momenti di umana sofferenza; basterà dire che in tale occasione la Natura era più che all’altezza della sua reputazione.
Il buio: se c’è non si vede.
Fu mia madre a insegnarmi ad amare le lampare dei pescatori nella stellata oscurità, e il volo dei pellicani che sfiorano all’alba i flutti spumosi. Lei fu, a farmi notare il conio perfetto di quei ricci di mare rotondi e appiattiti che si chiamano appunto “dollari della rena”, le forme di rombo o passera intarsiate nella sabbia simili a profili di dame sui cammei, il relitto presso il ponte di Colleton pulsante della alacre attività di lontre marine. Ella vedeva il mondo attraverso il prisma abbagliante della vera fantasia.
Capita di incontrare persone dalle parole e dai concetti talmente belli per cui non possono…
Nelle grandi ricchezze della natura l’uomo è l’unico animale che si è impoverito.
Voglio morire senza rimpianticon la consapevolezza di aver lasciatonel mondo qualcosa di mio,di indelebile e incancellabile.Voglio che ogni soffio di ventosussurri il mio nome,che la pioggia mi renda omaggiocon le sue lacrime,che tra le spighe di granorisuoni la mia risata.Voglio che le stelle sianoi miei occhi,e le stelle cadentile mie lacrime.Lacrime di doloreper un mondo distrutto dall’odioe corrotto dall’invidia.Per un mondo che non è il mio.