Paul Mehis – Religione
Non sono ateo, solo che sono sicuro che Dio se la sappia cavare benissimo anche senza di me.
Non sono ateo, solo che sono sicuro che Dio se la sappia cavare benissimo anche senza di me.
Ogni cosa è soggetta ad interpretazione personale.Tutto è filtrato dal nostro vissuto, anche una semplice brocca d’acqua in base a chi la osserva può acquistare significati diversi. Per qualcuno può essere motivo di sopravvivenzaper altri un mezzo per lavare l’auto. Lo stesso concetto ritengo sia valido per le parole che si leggono o si scrivono.Anzi, quelle sono ancor più diversamente interpretabilia seconda del periodo vissuto di una persona. E credoche nessuno alla fine può essere esente da tutto ciò,talmente neutrale da potersi basare solo sui fatti.
Non è volontà di Dio che l’anima si turbi di qualcosa e che soffra tormenti: se essa nei casi avversi del mondo soffre, ciò accade per la debolezza della sua virtù, poiché l’anima del perfetto si rallegra in ciò in cui si affligge quella di un imperfetto.
Se alcune persone, sapessero pensare veramente ai loro difetti, non avrebbero il tempo di pensare a quelli altrui.
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
Chi è nato e cresciuto cattolico ha assorbito, prima dei dodici anni, una buona parte della storia universale e di quella delle idee. Ed è proprio come imparare una lingua straniera in tenera età: l’effetto è indelebile.
Ammettiamo l’assurdità che Dio esista effettivamente; è evidente che non risponda mai alle chiamate.