Paul Mehis – Religione
Non sono ateo, solo che sono sicuro che Dio se la sappia cavare benissimo anche senza di me.
Non sono ateo, solo che sono sicuro che Dio se la sappia cavare benissimo anche senza di me.
Anche tu sei stato abbattuto come noi,sei diventato uguale a noi.Negli inferi è precipitato il tuo fasto,la musica delle tue arpe;sotto di te v’è uno strato di marciume,tua coltre sono i vermi.Come mai sei caduto dal cielo,Lucifero, figlio dell’aurora?Come mai sei stato steso a terra,signore di popoli?Eppure tu pensavi:Salirò in cielo,sulle stelle di Dioinnalzerò il tronodimorerò sul monte dell’assemblea,nelle parti più remote del settentrione.Salirò sulle regioni superiori delle nubi,mi farò uguale all’Altissimo.e invece sei stato precipitato negli inferi,nelle profondità dell’abisso!Quanti ti vedono ti guardano fisso,ti osservano attentamente.È questo l’individuo che sconvolgeva la terra,che faceva tremare i regni,che riduceva il mondo a un deserto,che ne distruggeva le città,che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?Tutti i re dei popoli,tutti riposano con onore,ognuno nella sua tomba.Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,come un virgulto spregevole;sei circondato da uccisi trafitti da spada,come una carogna calpestata.
La forza interiore cresce con la propria preghiera.
I rimorsi, gli scrupoli di coscienza sono amarissimi per tutti, ma doppiamente per l’uomo irreligioso. Chi crede in un’altra vita, in un Dio rimuneratore o castigatore, in un inferno ed in un paradiso, ricava conforto da queste credenze stesse, e finisce per acquetarsi.
Quando si agisce per odio e avidità dall’alto di una posizione privilegiata di un certo potere, per reazione quel potere è già alla sua fine, perché è spiegato e rivelato alle leggi della creazione. Parlo dei servi e angeli di Dio, suo specchio in cui, sull’orlo della rovina che non potrà evitare e riparare in nessun luogo e in nessun tempo, si riconoscerà per quello che è.
La ragione è un lume, il credente un sole!
La religione è l’oppio dei popoli.