Paul Mehis – Vita
Se la mia vita diventasse una pellicola, la cosa più complessa sarebbe definire il genere…
Se la mia vita diventasse una pellicola, la cosa più complessa sarebbe definire il genere…
Non voglio esibirmi perché in tutto quel che scrivo sospetto una sorte di interminabile, falsificato pettegolezzo su me stesso.
Se la vita è un dono, l’amore è il perdono.
Fuggi le tenebre, non fuggire la notte…Fuggi i cattivi, non fuggire il male…Fuggi dal dolore, non fuggire dall’amore, ma sappi che per quanto fuggirai…Ogni notte l’oscurità tornerà a regnare…Ogni male attirerà gente malvagia e ogni amore ti ferirà sempre di più.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici “perché” del mio respiro.
Quando vedo il sole mi viene in mente il mondo così come lo vedo. Il sole, la luna e le stelle diventano angeli che si muovono nell’aria, quando penso al mondo, sempre più antitetico rispetto a quello di una volta, mi viene in mente i vari cambiamenti che ha fatto l’uomo nel corso della storia. Mi viene in mente sempre più che ognuno di noi nasce con un proprio destino, dal giorno in cui nasce fino al giorno in cui muore. Questi cambiamenti delineano la nostra esistenza e ci accompagneranno per tutta la vita.
Come è possibile che il colore della mia pelle può far di me uno straniero?