Paul Mehis – Vita
Non esiste un modo “giusto” di vivere la vita, se non quello che ti fa sentire vivo.
Non esiste un modo “giusto” di vivere la vita, se non quello che ti fa sentire vivo.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
La vita non è un cammino semplice e lineare lungo il quale possiamo procedere liberamente e senza intoppi, ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la nostra starda, spesso smarriti e confusi, talvolta imprigionati in un vicolo cieco. Ma sempre, se abbiamo fede, si aprirà una porta forse non quella che ci saremmo aspettati, ma certamente quella che alla fine si rivelerà la migliore per noi.
La vita è una questione di scelta. Io scelgo di amare la vita!
Oggi la gente sembra guardare alla vita come a una speculazione. Non è una speculazione, è un sacramento. Il suo ideale è l’amore, la sua purificazione è il sacrificio.
Ci sono persone alle quali vuoi spontaneamente bene. Non le conosci neppure, non sai il loro nome, la loro vita, i loro trambusti quotidiani. Semplicemente ti ci ritrovi. Nei loro gesti, nei loro occhi, nel loro modo di fare, nel loro vivere, nel loro essere.
Nel gioco dei ruoli che ci viene imposto dalla società, la maschera è l’abito che indossiamo con la duplice funzione di proteggerci e di mostrarci agli altri. Ma come ogni abito, è fatto anche per essere tolto nell’intimità della nostra vita affettiva e nella sicurezza delle nostre mura domestiche.