Paul Valéry – Morte
Ciò che non è fisso non è niente. Ciò che è fisso è morto.
Ciò che non è fisso non è niente. Ciò che è fisso è morto.
Anagrammando la Morte… treMo.
Noi due.Una storia come tante altre,ma solo nostra.Giorni passati,una vita passatatra momenti,mpmenti di sorprese,gioie e affanni.Ma…un giorno non piùcome gli altri.Un giorno un qualcosa cheferma la vita, di ogni giorno.Giorni passati nell’attesache vi sia un giorno in più-e… in quei giornia te sempre accanto,ti ho vista lentamentesfiorire.Notti insonni, guardando teche pian pianoti avvivavi al momento dell’addio,e poi un ultimo sguardo.Un ultimo, dolcemente. Sfiorareil tuo viso.Un ultimo incontrotra le nostre labbra-e…la nostra storia.Una storia come tante altresi è conclusa,ma, posso dirti ancoraogni giorno…ciao.
Dicono che un giorno moriremo tutti, ma chi dice che non lo siamo già dentro?
Tutti noi prima o poi moriamo; quello che conta, però, non è vivere per sempre ma creare e generare qualcosa che viva al posto tuo per sempre.
Il passato sempre mi perseguita… come la morte insegue le sue vittime!
Anche la morte aveva un cuore ma nessuno, per quanto fosse buio il suo destino, ha mai teso una mano.