Paulo Coelho – Tristezza
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto.
E Mi ritrovo ancora qui, Con la voce rauca a raccontare di te.
Se hai dolore e poi non senti nulla…se respiri e poi ti manca il fiato…se tremi e poi non hai freddo…è perché ti senti morto quando ancora sei vivo.
Gireremo come gli psicopatici in una notte fredda e triste come il cuore di chi ama la persona sbagliata.
Non puoi dimenticare chi è stato sul tuo sorriso e nelle tue lacrime.
M’infastidisce quella gente che guarda il capello nell’occhio di un altro, quando poi non vede la trave conficcata nel suo. Mi irritano quando sparlano. Mi rattristano quando sputano veleno. Quando aprono bocca soltanto per sminuire il prossimo. Quando ipocritamente disprezzano chi hanno di fronte, solo per sentirsi migliori. “Poveri” per sentirsi all’altezza del mondo; superiori e perfetti, fanno si che altri scompaiono nel veleno delle loro parole. Ma non hanno capito che le uniche persone che non valgono niente, e saranno niente, buio assoluto saranno proprio “loro” quelle che si ritengono migliori, quelle che non sbagliano mai, quelle che per illuminarsi hanno bisogno di screditare il prossimo. Rimarranno sempre; poveri di cuore.
Ne ho sentite di parole, ne ho ascoltate di promesse. E tra i sorrisi e le lacrime le ho dovute dimenticare, ma oggi so che devo credere solo a ciò che vedo e ascoltare solo ciò che sento.