Stefano Giuliano – Paura & Coraggio
Il cuore è il muscolo per superare gli ostacoli.
Il cuore è il muscolo per superare gli ostacoli.
Non hai paura dell’altezza. Quando sotto è amore.
Le parole non sono gioielli che si mettono nel sacco. Esistono in virtù della verità che a volte esprimono, non è impersonificata da alcuno, non salvano né maestro né allievi se non si vivono equamente. Forse è la cosa più libera e obiettiva che esista. Non si fa propria con la menzogna perché il salvatore vuole salvarsi da se stesso. Più probabile che proprio così si condanna.
Non aver paura di mostrare il tuo viso, sappi che la bellezza regna nell’anima e si manifesta donando anche un semplice sorriso. L’importante non è apparire. L’essere, è più di tutto!
I mostri non esistono, e neanche i fantasmi. Vivono nella nostra mente. E a volte hanno il sopravvento.
Aver paura del tuono è come aver paura della morte.Non può servire ed è fondamentalmente inutile.Udito il fragore il fulmine non può più far nulla.
Il vigliacco si attiene alle regole, lo stupido le infrange, il genio le aggira.
Essere coraggioso vuol dire nascondere bene la paura.
Lotto ogni giorno con la mia coscienza e con la mia incoscienza, differenza tra paura e coraggio, ma vincono le emozioni.
La fine potrebbe voler dire luce. Scegliere di morire non è il gesto vigliacco di chi non vuol combattere, ma la razionalizzazione di situazioni in bianco e nero che non meritano di essere vissute. Il coraggio ha un ruolo determinante quando davanti a te hai un guado impegnativo. Chiudere gli occhi e attraversarlo, col viso inumidito da lacrime che, finalmente saranno le ultime prima della serenità che nessuno potrà rubarti.Sei sola con te stessa, non pensi a chi lasci in questa terra matrigna, ne agli affetti che “se ne faranno una ragione”.Per la prima volta pensi a te stessa con un egoismo sano e una libertà che stringi in pugno come il tesoro più prezioso.Non c’è paura quando la nebbia ti ha avvolta attirandoti a se, nulla fa male più della cattiveria.A chi si è macchiato della responsabilità di indurti a traslocare, lasci in eredità un rimorso pesante. “Mi hai portato fino a questo punto. Il responsabile sei solo ed unicamente tu”. Se l’individuo è privo di coscienza, assaporerà le lacrime in quel tribunale ospitato da sempre nel cielo.Se invece una briciola ammuffita ce l’ha, sarà dapprima perplesso, poi negherà a se stesso; come sempre! Io nel frangente continuerò a pensare che un uomo deve essere libero di scegliere e pretendere il silenzio rispetto a giudizi proferiti da esseri che non hanno mai vissuto veramente.
La paura si dice è dei codardi; a volte, può essere dei coraggiosi, quando si azzarda una storia amorosa, priva di scampo.
Una sconfitta subita in seguito al pensar alla paura d’esser sconfitti, è peggio della sconfitta in se stessa.
L’insicurezza è subdola, ti invade poco alla volta fino a condizionare tutto ciò che fai; fino a farti somigliare all’immagine che gli altri hanno di te.
Paura; elemento naturale complementare per la sopravvivenza dell’uomo.Coraggio; elemento composto derivante dalla paura per la salvezza dell’uomo.Paura e coraggio; simbiosi armonica di una ricercata vanità caratteriale che annovera umiltà, sapienza, onore, rispetto, forza, intelligenza, amore e onestà.Onore e gloria a colui che nella sua esistenza sappia forgiare con lama ardente nelle proprie “carni” e nel proprio cuore tali elementi poiché egli godrà dell’assoluta sublimazione e della riconoscenza che l’altra materia – gli uomini – sapranno riconoscergli: il rispetto e l’elevazione ad un livello superiore di sola “aria e polvere”… che io abbia la forza di mantenere l’esempio per i posteri affinché a colui che verrà generato dalla materia non resti soltanto tale… “forza e onore”!
Il terremoto ha scritto storie di persone che fanno commuovere… nella sua tragedia ha mostrato atti di coraggio da far capire quanto la vita è la cosa più bella che esista.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli solo a terra. Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: “è un fantasma”, e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: “Coraggio, sono io, non temete!”. Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò.
Le delusioni non finiscono, ma la forza in me aumenta…