Charles Bukowski – Paura & Coraggio
Sì, ho sentito la paura, la paura di diventare come loro.
Sì, ho sentito la paura, la paura di diventare come loro.
Ho paura! Questo mondo va a rotoli! Nel giro di una settimana nella mia città due giovani decidono di prendere a calci la loro vita: uno decide di farsi prete, un’altra, addirittura, suora di clausura. No, non ci credo. Non è possibile! C’è qualcosa che non va. Riapriamo i manicomi e chiudiamoci tutti coloro che credono all’amore. Mettiamoci dentro coloro che pensano che solo una vita spesa per l’altro ha valore. Leghiamo coloro che professano un Dio che non chiude il proprio recinto ma è pronto ad andare alla ricerca della pecorella smarrita. In isolamento coloro che nel silenzio spendono la loro vita per la giustizia e la legalità. Ho paura, anzi no, voglio essere matto anch’io. Be happy!
Ricorda sempre che per colpire davvero qualcuno devi farlo in momento in cui non sei coinvolto, altrimenti il colpo diventa un boomerang e chi si fa male sei solo tu! Il colpire è per tutti, il coraggio è davvero per pochi!
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l’anima, “voglio e devo” perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Certe volte viviamo delle situazioni più grandi di noi e non sapendo cosa fare ci chiudiamo a riccio, senza reagire alziamo altre barriere alle nostre barriere. Sigilliamo il nostro cuore per non soffrire perché delusi da situazioni che non sappiamo gestire “ci isoliamo” nella malinconia; annullando la vita senza accorgerci che il tempo scorre inesorabile. Vorremmo parlare e dire ciò che ci ferisce, ciò che è rinchiuso, sigillato dietro le finestre della nostra anima. Vorremmo abbandonare lontano quello che ci ha fatto male, “quello che ci fa star male”… ma tacciamo quasi sempre perché la vita è complicata e non sempre quello che vorremmo dire verrebbe capito, da chi ci ascolta. E non sempre chi ci ascolta saprebbe vedere oltre le nostre parole!
Pensavo che non fosse stato così difficile attraversare le radure dell’indifferenza e adattarmi a questa esistenza così difficile. Scavalcare gli ostacoli degli avvenimenti contraddittori. Pensavo che la bontà era un fattore congenito di tutti, è li che sbagliavo. Di grosso direi. Non siamo tutti uguali, siamo come i giorni; differenti gli uni dagli altri. Dopo tanto Ho imparato la lezione, ora sorrido e vivo, anche se la vita è difficile come è difficile capire fin in fondo le persone.
Noi siamo come quei raggi di sole che portano luce nell’oscurità, solo che ci dimentichiamo nel corso degli anni, o addirittura alla nascita, o anche nel grembo materno, di quali siano i nostri colori, abbandoniamo la luce e giorno dopo giorno cristallizziamo sempre più, vivendo in maniera abitudinaria le nostre vite e diventando schiavi di paure o di pensieri negativi.
La libertà è di chi ha il coraggio di andare controcorrente pur di essere se stesso.
Si ha più paura che coraggio d’amare e in realtà è tutta questione di volontà nel superare la distanza e la solitudine.
Vorrei aiutare tutti. Nel mio piccolo confortare chi è triste e soffre. Perché comprendo e capisco chi come me ci è passato e ci sta passando. Per questo vorrei alleggerire gli animi umani donando speranza e positività. La vita è anche questo. È aiutare non disprezzare. È amare non odiare. Vorrei che le persone capissero, che se si è caduti si ha la possibilità di rialzarsi di nuovo. Vorrei che bontà, la speranza, la gentilezza divenissero sentimenti, stimoli, abitudini di vita che incatenasse e possedesse i cuori freddi di coloro che delusi non credono più.
Spesso viviamo di paure, di rinunce, di rimpianto invece di lasciarci andare e vivere quello che davvero accende il nostro cuore. Ci nascondiamo dietro massi erti di scuse e insicurezze, quando basterebbe alzare gli occhi, aprire il cuore e vivere davvero i nostri sogni. Basterebbe afferrare le nostre convinzioni con mano sicura, con la consapevolezza di ciò che si è. Basterebbe scuoterci con lo slancio della positività e del sorriso. Basterebbe così poco pere cancellare ciò che impoverisce e deprime le nostre scelte.
Non ho più paura di voltare le spalle a nessuno! Basta pentimenti, basta rimorsi e sensi di colpa. Basta ripensamenti e seconde possibilità! Basta!
La gente ha paura più di chiudere le vecchie ferite, che di formarne nuove. Ecco cosa le blocca dal vivere, dal darsi a qualcuno o alla vita: o il timore di nuove lacerazioni o che si rimarginino le vecchie.
Se non affronti la tua paura resterai sempre insicura, non pensare subito che fallirai prima provaci, forse ci riuscirai.
Dobbiamo avere sempre la forza di attraversare i ponti della vita, lasciando dietro di noi tutto ciò che ci ha fatto male. La felicità ci sta aspettando dall’altra parte.
Il coraggio in certe occasioni è la mossa vincente.
Il mio coraggio come corda. Un abbraccio come nodo.