Peppe Fazzina – Filosofia
Ci sono cose che uccidono più della morte.
Ci sono cose che uccidono più della morte.
Nell’alba si riflette la luce della sera, ed è il tempo a riflettere il passato nel presente. Ma il colore è sempre altrove, come la vita è oltre. Le intuizioni possono forse essere la connessione tra presente e futuro: potrebbero essere manifestazioni o anticipazioni di pensieri nell’immediato e futuro pensiero sul quale si basano.
La forza sta nel non piegarsi conservando la propria identità. Lo spazio come luogo non materiale e realtà invisibile, non si piega mai sotto alcuna massa, oppure materia ed energia vi sarebbero assorbite, “sparirebbero”. La materia è immersa nello spazio senza alterarlo: la concretezza non tocca un tratto astratto, com’è il concetto di spazio. Sarebbe “fuori luogo”.
È nella Prova che Ti Priva,che l’Uomo del Cor scorgerà la Riva.Al Cor Arriva solo chi ne scorge la Riva.
Ingrata verso i beni passati è la parola che dice: guarda la fine di una vita lunga.
Circostanze simili in tempi lontani, accendono occhi diversi negli stessi esseri umani. Il maestro interiore di ogni cosa sa cogliere il fiore, nello scegliere sempre un diverso colore.
Siamo talmente attaccati alle cose terrene che ci preoccupiamo del nostro status anche dopo la morte.