Percy Bysshe Shelley – Vita
Il dolore è cieco per qualche tempo, e così il mio. A nessuna cosa vivente auguro di soffrire.
Il dolore è cieco per qualche tempo, e così il mio. A nessuna cosa vivente auguro di soffrire.
Neve e vita.Neve che nasceneve che osservaneve che intacca,neve come minaccia.Neve come purezzaneve che scalda,neve nel cuoreneve è doloreneve si scioglie.Neve che evaporaneve che rende felici,Neve è vita.
Il viandante che beve del suo vino, ebbro sarà del suo lungo pellegrinare, avrà lingua sciolta alla parola ed un caldo sorriso a illuminargli il volto. Non tema il viandante che ha ceduto alla tentazione di bere del suo vino, la vigna inneggia a chi trova gioia nel proprio operato, e seppur voce giungesse nel dire, che il suo parlare è frutto del troppo bere, sappia chi ascolta che del proprio vino beve solo il vignaiolo che riconosce sana la pianta che ne ha maturato il frutto. Torni al suo pellegrinare il viandante che non ha ceduto nel bere il suo vino, convinto non era della bontà della sua pianta, molta strada ancora dovrà fare, ma non disperi il cammino di ogni uomo è unico, come unico è l’essere a cui apparteniamo.
È come se ogni battito fosse un fotogramma, l’istante immortalato, e noi vi siamo dentro come protagonisti o comparse o figuranti. È in quel battito che ritroviamo le nostre paure e il nostro coraggio, la nostra forza e le nostre debolezze, i nostri dubbi e le nostre certezze, la nostra coscienza e la nostra incoscienza, i nostri fatti e i nostri misfatti, la nostra faccia e le altre facce: il battito diviene un fotogramma del film della nostra vita, piccolo ma unico, uno ma essenziale.
Da quando il mondo è rotondo la gente è più piatta.
Non voglio la calma piatta e non cerco neanche la tempesta… mi basta solo che soffi sempre il vento!
Solamente quando sazia la mente è libera di esprimersi come se non ne avesse l’esigenza.