Philip Pullman – Libri
Will inspirò l’odore del corpo addormentato di Lyra con profonda soddisfazione: era lì, era vera.
Will inspirò l’odore del corpo addormentato di Lyra con profonda soddisfazione: era lì, era vera.
Scrivere significa prendere la verità obliquamente.
Forse temevo che parlandone, trasformando il ricordo in parole, potesse svanire o decomporsi come certi fragili e preziosi oggetti antichi che si sbriciolano appena tornano alla luce.
“Qualcuno deve…” “Tu. Sei tu che devi comandare.” “No.” “Si, invece. Non sarà per molto tempo. Solo fino a quando la guarnigione non avrà fatto ritorno. Donal Noye ti ha scelto e, prima di lui, ti aveva scelto Qhorin il Monco. Il lord comandante Mormont ti aveva nominato suo attendente. Tu sei un figlio di Grande Inverno, un nipot di Benjien Stark. Spetta a te e a nessun altro. A te la Barriera, Jon Snow”
I libri mi hanno rovinata? Io sono sono sempre stata una che li legge, perché questo dovrebbe fare imbufalire?
L’amore. Una specie di zona franca che potevamo abitare: uno spazio extraterritoriale dove la nostra mancanza di vera autonomia sembrava irrilevante.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile… si cura vivendo!