Philip Pullman – Morte
Uno dei modi con cui facciamo i conti con la morte è attraverso l’immaginazione.
Uno dei modi con cui facciamo i conti con la morte è attraverso l’immaginazione.
Se una persona stuzzica un serpente, si aspetti delle conseguenze.Se un serpente morde una persona, uccidendola, si aspetti delle conseguenze.
Dopo la tua morte: i codardi inizieranno a parlare e gli ipocriti a piagnucolare!
Se devo morire, fatemi morire in una locanda.
Se io riuscissi a dimostrare con la logica che tu morirai entro cinque minuti, sarei addolorato per la tua morte imminente, ma il mio dolore sarebbe molto mitigato dal piacere della dimostrazione.
Cosa c’è di più comune e di meno comune della morte. Muoiono tutti, ma ogni volta che muore qualcuno che conosci è come se fosse capodanno. Un capodanno alla rovescia. Un capodanno in cui ricacciare lo spumante nella bottiglia e forzargli dentro un tappo perché, se non la vita almeno la morte, abbia un senso.
Poi vivere per il tempo di sentire, dietro i miei occhi chiusi, chiudersi altri occhi. Che fine.