Pier Giorgio Fontana – Religione
Come posso non pensare a un Dio e di conseguenza non amarlo, scoprendo e ammirando ogni giorno le meraviglie dell’universo?
Come posso non pensare a un Dio e di conseguenza non amarlo, scoprendo e ammirando ogni giorno le meraviglie dell’universo?
Il maestro rappresenta la natura ultima dello spirito, la sua compassione non è limitata dalla distanza. Colui che riconosce questa dimensione del maestro difficilmente proverà attaccamento per la sua forma umana.
Dio potrebbe non esistere, Gesù Cristo potrebbe essere un impostore. Indipendentemente da questo i messaggi di pace e di amore incondizionato da lui lasciatoci dovrebbero spingere tutti a credere che esista un fattore scatenante in grado di smuovere le masse e capace di fare del bene per il prossimo e per la collettività. Ora, siete ancora così scettici?
Il Regno che ci propone Gesù è uno stile di vita che porta a costruire una società alternativa. Chi ha colto il Suo messaggio attraverso le parabole del grano, del chicco di senape e del lievito, processi di crescita, comprenderanno i falsi valori. Vivendo la condivisione, il servizio, l’amore realizzeranno il Regno. Osservare, giudicare e attuare per crescere nella fede e cambiare il sistema.
Dio chiama a sé le anime attraverso molte vie: la vocazione religiosa nasce in un cuore talvolta improvvisamente, talvolta invece matura lentamente.
Di norma sono agnostico, ma se sento parlare un bigotto divento ateo.
Uno Spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?” “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.