Pierluigi Cavarra – Felicità
Non puoi essere felice se prima non sei stato infelice.
Non puoi essere felice se prima non sei stato infelice.
La felicità è desiderare quello che già si possiede.
L’amore lontano certe volte può funzionare, dipende tutto delle emozioni che si provano quando si è lontani, ma ciononostante ci si sente tanto vicino.
Se mi chiedono cos’è la felicità io rispondo: La felicità è soggettiva. Aristotele, all’inizio dell'”Etica nicomachea” affermava che tutti gli uomini tendono alla felicità: Chi non vorrebbe essere felice? Ma si sa che ciascuno di noi ha una sua, specifica ed individuale nozione di felicità. Ed è un attimo fuggente, trà gioie e dolori che la vita ci riserva. Possiamo anche afferrare per un attimo la felicità e possiamo anche perderla poco dopo. Ma sentiamo sempre la necessità di raggiungerla. È un modo di vivere la vita, se riusciamo a realizzare i nostri sogni siamo felici e visto che i sogni non sono uguali per tutti allora la felicità dev’essere per forza soggettiva. C’è chi è felice con una bella famiglia, chi lo è con la gloria. Per me è una condizione di armonia tra me ed il resto del mio mondo e nella conoscenza di me stessa.
La felicità, non ha voce, parla il sorriso.
Incontrai un giorno un giovane molto povero. Aveva la giacca e le scarpe logore, i pantaloni strappati. Quando lo guardai vidi che era un ragazzo felice, un ragazzo più felice di me.
La Felicità è come un arcobaleno, compare improvviso nel cielo e presto svanisce!