Pietro Taccogna – Lavoro
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Chi s’inferma è perduto!
Fossi pagato per ridere… sarei al massimo un precario.
Spesso le idee si accendono una con l’altra, come scintille elettriche.
E quando dico “lavoro” non penso ad una fatica, ad un supplizio che uno deve sopportare dalla mattina alla sera per rendersi indipendente dal punto di vista economico, ma ad una opportunità che Dio ci ha offerto per dare più senso alla nostra esistenza. Ricordatevi quello che vi dico: una cosa è “fare” il tabaccaio, e una cosa è “essere” tabaccaio.
I mercanti non hanno patria.
Sogno di lavorare in quelle aziende dove tutti i dipendenti si trovano bene, guadagnano bene perché rendono bene e soprattutto, si comportano bene. Perché se i dipendenti si comportano bene, significa una cosa sola, e cioè che anche i proprietari si comportano bene…