Pietro Taccogna – Lavoro
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Noi facciamo quello che dobbiamo, ma gli diamo dei nomi altisonanti.
Meglio non cominciare neppure un buon lavoro, che interromperlo dopo averlo cominciato.
Più che arrivare, auguriamoci di toccare un traguardo e ripartire sempre per costruire tante cose buone, ne abbiamo bisogno tutti in questo mondo perso.
Nel lavoro intelligente e scrupoloso dei nostri ottocento operai, nello studio metodico e incessante dei nostri quindici ingegneri, c’è la certezza di progresso che ci anima.La lealtà dei nostri lavoratori è il nostro attivo più alto.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Ho voluto fare il medico avrei potuto fare qualunque altra scelta mi portasse al servizio degli altri o a proteggere i deboli, credo che questa sia una forma di religione.