Plutarco – Religione
Uno Spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?” “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.
Uno Spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?” “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.
Le chiese hanno tutto. Sono i poveri che non hanno nulla.
I geni, nelle inaudite profondità dell’assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d’ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l’erta.
Fede e amore ti condurranno per vie a te ignote al nascondiglio di Dio.
È Pasqua ogni volta che accetti il tuo peccato come occasione per risorgere e non come scusa per morire.
Satana prima di portarci nella sua casa prende possesso nella nostra casa, cioè nel nostro cuore. Non lasciamoci generare nell’iniquità, non diventiamo suoi figli, ciò si ottiene fuggendo ogni occasione di peccato.
Le divinità degli uomini sono le monete false della verità e le parole le loro spacciatrici.