Angela Patrono – Poesia
Quando la poesia viene ridotta a prosa, da qualche parte la corda di un’antica cetra si spezza.
Quando la poesia viene ridotta a prosa, da qualche parte la corda di un’antica cetra si spezza.
Il poeta è condannato a vivere sempre in eterno in mezzo alle bellezze, perché la sua anima è plasmata di bello.
Alcuni pensieri se non scritti subito volano via per sempre.
Solo perché scrivi citazioni e ti diletti a scrivere frasi non vuol dire che tu sia un poeta. Come quando dici di essere diverso: questo non vuol dire che tu lo sia.
La poesia è un librarsi del cuore con l’anima.
Quando la poesia tocca i sensi dell’anima non è mai silenziosa.
I milioni di pensieri intrappolati nella penna, unti d’inchiostro, ondeggianti nell’illusione d’abitare un foglio, avidi di vita, prendono forma tra le dita.
C’è più poesia nel farsi del bene reciprocamente, nel dimostrare coi fatti di amare veramente, che in tante belle parole in rima.
La poesia mi fa volare al di sopra delle miserie umane, giocando col vento e col sole, sorridendo al mare, annusando il cielo. E sono salva.
I poeti sono persone con un’anima più leggera.
Mi piace scrivere ogni momento, immortalarlo li tra fogli di cemento.
Amo scrivere, perché le parole sono sguardo, sono emozioni mute e si imprigionano nel cuore.
Penso di aver visto una piccola poesia cadere da una stella. Penso di averla vista scegliere i tuoi occhi come un luogo in cui trascorrere del tempo.
I cosiddetti scrittori e i cosiddetti poeti sono tutti presi della boria di sé.
Anche la parola è musica. Un aforisma non si scrive, un aforisma si suona a orecchio.
Attraverso la poesia a volte si dicono cose che la bocca non avrà mai il coraggio di dire.
Non essere una comune penna tra le mani di chi non sa scrivere poesie, sii una matita che si consuma quando disegnano i fiori, il mare, il cielo e devono temperarti per continuare a riempire i fogli di vita, devono fermarsi a guardarti se hai ancora anima dentro il tuo ruvido guscio.