Anonimo – Poesia
Guardo pastelli per pensare. Scrivo colori per urlare.
Guardo pastelli per pensare. Scrivo colori per urlare.
Prima legge dell’aforisma: se un pensiero merita di essere scritto, merita di essere scritto bene.
Satana ha costruito il mondo, i poeti lo hanno reso vivibile.
Poeta ti sbagli: non sono vertigini, è un foglio di carta.
La poesia è un quadro da leggere.
I poeti sono gentili angeli, per disgrazia usano piovere amore, laddove per siccità d’anima, il cuore muore.
Siamo tutti poeti, peccato che l’inchiostro è della penna di qualcun altro.
Quando scrivo, metto su carta il mio cuore. E il mio cuore non può mica piacere a tutti.
Per quanto ci si ostini, scrivere è fabbricare gusci. La perla è nel cuore di chi legge.
Arrivando a un sano equilibrio tra sfogo personale e comunicazione, il vero poeta scrive perché ha qualcosa da dire. E vuole farlo a modo suo.
Un poeta scrive versi di un sogno, uno scrittore scrive musica, romanzi e fiabe. Io scrivo la mia vita, scrivo le rime dell’anima e versi del mio cuore.
Spesso la poesia si posa sulla bocca degli stolti.
Poesia è metasentimento.
Nella mia testa c’è sempre del fumo. Scrivere equivale a renderlo arrosto.
Poesia è ammirare un bellissimo quadro, un tramonto stupendo, e lo spuntar dell’alba, tenere in mano una rosa profumata e due corpi che si coprono di baci. La poesia è una melodia di passione e amore.
Non le scrive più nessuno le lettere, eppure sono così belle. Profumano di sentimenti e di tempo. Sono belle anche quando nell’incertezza le stropicci. Meravigliose quando dopo anni le ritrovi e ti perdi a leggerle. Peccato che nessuno si preoccupi più di scriverle, perché ancora esistono persone come me, a cui farebbe davvero tanto piacere riceverle.
Siamo tutti poeti moderni, macchine delle parole, in serie.