Alexandre Cuissardes – Politica
Un proverbio dice: “ogni popolo ha il governo che si merita”, in italia invece abbiamo il “non governo” che ci meritiamo.
Un proverbio dice: “ogni popolo ha il governo che si merita”, in italia invece abbiamo il “non governo” che ci meritiamo.
Al funerale dei “suicidati” di Civitanova la neo presidente della camera ha detto che non immaginava che in italia ci fosse una povertà cosi, speriamo che la prossima volta non debba dire “non immaginavo che in italia ci fosse una rabbia cosi”.
Se le “sfuriate” di Grillo hanno prodotto il risultato delle quirinarie con i nomi che ne sono usciti Grillo deve seriamente riflettere su quello che dice e su come viene compreso.
È un po’ strano in un giorno di festa assurda sentir dire da un palco che questo paese non può morire da chi ha contribuito e continua a contribuire alla sua morte.
Duemila anni fa misero in croce un predicatore che parlava alle folle del bene comune e faceva miracoli. Oggi sono in croce la maggior parte di quelli che ascoltano i predicatori che sparano cazzate e fanno miracoli solo per loro stessi. Come cambiano i tempi.
La presidente della camera ha parlato di “fare danno alle persone per disperazione”, è una frase che molti non hanno condiviso ma purtroppo, come a volte succede, forse le è scappata di bocca la verità.
Più che un governo di larghe intese sembra in arrivo l’ennesimo governo di larghe poltrone e grandi liti, tradotto “all’italiana”
La democrazia diretta diventa anarchia, il che non è certo peggio di una certa “democrazia rappresentativa”
Chi si ostina dopo anni di malgoverno e mala opposizione a confermare al potere uomini bugiardi e presuntuosi, che danno il cattivo esempio, che fanno false promesse, che sono spesso disonesti ed impresentabili e quasi sempre incapaci, non ha più nessun diritto di criticare, non è diverso da loro, ne è complice.
Capire perché Berlusconi vince o non perde sempre è semplice, basta ascoltare parlare la sinistra.
L’unico voto che i vecchi politici forse potrebbero capire sarebbe quello con la – x – segnata non con la matita ma con i forconi, e non su un segno di partito ma sulla parola fine.
I ladri di vittorie non ci rimettono mai, arrivano sempre un attimo dopo che tutto è successo e vanno dritti a stringere la mano al vincitore di turno.
La capra espiatoria. Io non chiederei la testa di Bersani ma di molti di quelli che ha intorno.
Chissà se alle mini primarie Bersani è stato applaudito perché piace la sua proposta di candidare prodi o se perché molti speravano che fosse l’ultima volta che si presentava da segretario.
Il peggior problema che hanno la maggior parte dei politici italiani è quello di non avere un mestiere. Oggi questo è diventato il problema della nazione intera.
Casini si è messo in proprio, restando praticamente solo ha più mano libera.
Se per i politici non è sacra la vita dei cittadini perché per i cittadini dovrebbe essere sacra la vita dei politici?