Alexandre Cuissardes – Politica
Ormai i simpatizzanti per i partiti sono molti meno degli antipatizzanti per la politica.
Ormai i simpatizzanti per i partiti sono molti meno degli antipatizzanti per la politica.
La politica italiana è l’argomento più interessante, di tutti gli argomenti meno interessanti.
Caro Alfano, il tradimento è come la verginità, dopo la prima volta la strada è spianata.
Renzi è riuscito a creare un governo che rischia di fargli battere un nuovo record, quello di essere riuscito a deludere gli italiani prima ancora di averli illusi.
I nostri politici amano molto cinguettare su twitter. Molti italiani sognano che i twitter siano una specie di alberi e vorrebbero armarsi di doppiette e diventare cacciatori.
Se sei lavorofobo e a te non te ne frega un tubo che la gente inveisca contro tua madre, prega per vincere qualche elezione e sii parassita anche tu. Ma fallo subito, perché la concorrenza diventa ogni giorno più aggressiva e sleale.
Il politico che cerca lavoro non fa il politico.
L’Italia è la nazione dove gente che fa ridere guida un paese che fa piangere.
Ai politici il patrimonio culturale del paese interessa solo a parole, nei fatti è il “patrimonio elettorale” che li interessa.
Anche alcuni comici, attori e cantanti famosi che prima facevano ridere, oggi si sono convertiti in politici che fanno piangere.
Il passo alla politica è un cambio ginecologico, si resta persone colte fino a che si studia e si diventa parassiti quando si pratica la professione.
Non si deve rinunciare alla libertà, il valore, la giustizia, il diritto alla libertà d’espressione, sopratutto accettare di essere controllati da un gruppo di despota psicopatici, cosi, non riusciremo di nessun modo camminare in avanti.
Se l’Italia, nell’ambito dell’Unione Europea, vuole svolgere un ruolo da leader ha bisogno di uomini aperti al dialogo, capaci di imporre le proprie idee senza timori reverenziali. Alla vigilia dei voli interplanetari e interstellari, cambiare passo e abitudini, mandando in pensione i vecchi dinosauri con il loro calesse; recidere le vecchie abitudini fatte dei soliti espedienti e mezzucci, tipiche astuzie “all’italiana”. Essere in sintonia con i tempi moderni, altrimenti le batoste da parte di Bruxelles saranno inevitabili. Essere lupo o agnello sacrificale.
Tutti i politici che si avvicendano alla guida dell’Italia, dichiarano di mettersi a disposizione per il benessere del Paese. Constatato come, in realtà, vanno le cose; più che al benessere del Paese si pensa molto di più al benessere del politico di turno.
La differenza fra la dittatura e la democrazia all’italiana è che nelle dittature soffrono tutti, nella democrazia all’italiana invece soffrono i migliori.
Se la società in genere ancora regge alle ingiustizie è perché ci sono ancora persone in grado di contraccambiare bene per male!
Il politico di successo è quello che riesce a far passare la sua ambizione personale come bene per il paese.