Yeratel – Politica
“La legge non ammette ignoranza”. Ma gli ignoranti non sono i più bisognosi di tutela?
“La legge non ammette ignoranza”. Ma gli ignoranti non sono i più bisognosi di tutela?
Per consuetudine le grandi opere, pubbliche e private, si realizzano col latrocinio di qualche deputato.
Le guerre non si vincono né con i pugni e neppure con le campagne elettorali, ma si possono vincere con la follia di una buona idea e la determinazione di un umile folle.
L’Euro non è nient’altro che il Marco Tedesco che ha cambiato nome.
Siamo bersagli mobili, ma piuttosto grossi. Mentre da una parte l’istinto ci invita alla libertà, dall’altro la paura ci spinge al gregge. Di tutto questo a goderne è la politica, che senza troppi sforzi ci fa credere responsabili del nostro destino, mentre ci porta al pascolo uno in fila all’altro.
Per i politici italiani il ritrovarsi a discutere di leggi, sentenze, condanne e prigioni è un vero e proprio dèjà vu.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che “si cercano accordi fra le parti politiche” quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
La giustizia è un porto d’armi dato spesso alle persone sbagliate.
Non posso sottrarmi a un’assunzione di responsabilità verso la nazione. Confido che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità.
Chi si dà alla politica dimentica chi è stato e ricorda soltanto cosa avrebbe voluto essere.
Aggrapparsi nel 2014 all’articolo 18 è come chiedersi dove mettere il gettone dentro l’iPhone.
Sciagurati quei governi che affidano la vita dei cittadini a chi pensa solo alla propria.
Non mi vergogno di essere italiano. Mi vergogno solo di essere rappresentato da politici indegni che rovinano ogni santo giorno uno dei paesi più belli al mondo.
Non siamo noi la causa di quello che fa Al-Qaida. Io sono responsabile di un giornale in Francia, non di Al-Qaida. Non bisogna puntare il dito contro delle vignette satiriche, bensì contro i terroristi che non hanno bisogno di questo pretesto per agire.
La politica basta osservarla e già si è corrotti.
Quando ascolto i politici è veramente desolante essere calpestati dai loro sudici zoccoli e non vedere soccorsi all’orizzonte. I politici si dichiarano tutti onesti, un po’ come sostenere la verginità di una meretrice.
In Italia la legge è uguale per tutti. Tutti tranne: politici, mafiosi e banchieri.