Silvio Berlusconi – Politica
Mi sono accorto che l’Italia era poco considerata. Ho telefonato ai leader degli altri paesi e gli ho detto: se fate così non contate più sull’Italia! L’atmosfera da quel momento cambiò.
Mi sono accorto che l’Italia era poco considerata. Ho telefonato ai leader degli altri paesi e gli ho detto: se fate così non contate più sull’Italia! L’atmosfera da quel momento cambiò.
No, non ho parlato di pena di morte con i leader cinesi. D’altra parte bisogna pensare al rapporto col numero degli abitanti. I cinesi sono talmente tanti.
Sono una vergogna per il Paese i ladri, i corrotti, gli evasori fiscali, i mafiosi o chi, come me, li ha scoperti con l’inchiesta Mani Pulite?
Sono dalla parte dell’America prima di sapere da che parte sta l’America.
Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti.
Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere.
Noi non siamo qui per governare, per l’ordinaria amministrazione.
Sì è vero, la legge è uguale per tutti, ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani.
L’unico conflitto di interessi, in Italia, è quello della sinistra con la verità.
La sinistra agisce a colpi di giustizia.
Ma vi rendete conto – si è infervorato il leader dell’Unione – che all’estero ci sono imprese di servizi che si arricchiscono offrendo ai cittadini di intervenire sull’efficienza delle loro abitazioni semplicemente trattenendo per tre anni i risparmi ottenuti sulle bollette.
Il modo d’influire maggiormente sulle determinazioni di principi sta sempre nell’offenderne l’amor proprio.
La politica non è l’arte del possibile. Consiste nello scegliere tra il disastroso e lo sgradevole.
Tutti più o meno si amano. Silvio Berlusconi di più. Non solo si ama. Lui si corrisponde, anche.
Silvio Berlusconi ha un rapporto tutto suo con la verità. È un mentitore professionale: mente a tutti, anche a sé stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne.
Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta.
Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia.