Karl Kraus – Politica
La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.
La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.
Io ho conquistato all’Italia un impero e Mussolini l’ha buttato via.
Se ancora c’è qualcuno che dubita che l’America non sia un luogo nel quale tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri padri è vivo in questa nostra epoca, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, questa notte ha avuto le risposte che cercava.
La candidatura Bindi rende più interessante la partita perché è una donna, perché spariglia giochi che parevono fatti.
Per casistica c’è stata una sola donna “serial killer”, nessuna donna ha mai dichiarato guerra (Cleopatra è stata un po’ mignotta… ma va bhè, il fine per una volta giustifica i mezzi, forse era anche infatuata), dà la vita e di per sé la ama per antonomasia… Proviamo un Dio Donna per cortesia, non ci perdiamo niente…
Decidere di voler cambiare la Costituzione è come decidere di voler cambiare i dieci comandamenti.
Non pensare a cosa la tua nazione può fare per te, pensa a cosa tu puoi fare per la tua nazione.
“Se mai l’ideologia nazista possa essere definita politica.” dice Stefan Lindman.”In che altro modo si può definire?””Criminale”
Basta con la mignottocrazia.
Il segreto di un candidato politico è di sembrare stupido come chi lo ascolta, così che gli ascoltatori si sentano intelligenti come lui.
Un programma politico non si inventa, si vive.
Di fronte all’offensiva delle posizioni confessionali Gian Enrico Rusconi ripropone gli ideali illuministi. La politica non si fonda sulla religione ma sulla libera ricerca scientifica. (…) Ma bisogna proprio ancorare la democazia a qualcosa? (…) Qui torniamo al ruolo delle responsabilità: qui la sfida non è far finta che Dio non ci sia… quanto procedere nell’indagine scietifica e nel libero dispiegamento delle preferenze dei cittadini. Ovviamente col vincolo che nessuno rechi danno ad altri… Non si tratta di escludere religioni o ideologie dal “discorso pubblico” (come asserisce Rusconi) bensì di resistere alle imposizioni liberticide O totalitarie di qualsiasi grande timoniere – qualunque siano le sue credenze, il suo ruolo istiruzionale, la sua militanza in una Chiesa o partito…
Gli italiani stanno iniziando a capire Berlusconi, ma non l’hanno ancora capito completamente. La questione è più complessa. Anche la vicenda del regime mediatico non l’hanno ancora compresa a fondo. Il punto è che il bicchiere è mezzo pieno, e debbono berlo tutto questo amaro calice. Solo allora capiranno completamente, ed il vaccino potrà funzionare.
La differenza fra un politico onesto e uno disonesto è che quello onesto fa ciò che è giusto quando gli conviene, quello disonesto fa solo quello che gli conviene.
Oggi pure i ciechi vedono che la dittatura è l’esito di una cattiva democrazia, mentre la democrazia è l’esito di una cattiva dittatura.
Lo Stato è per definizione inabile a gestire una semplice bottega di ciabattino.
In democrazia si dovrebbe essere più tolleranti.