Gaetano Lo Presti – Politica
Il modo migliore per contrastare la cosiddetta antipolitica non sia demonizzarla, ma fare una buona politica!
Il modo migliore per contrastare la cosiddetta antipolitica non sia demonizzarla, ma fare una buona politica!
I Politici italiani sono diventati come i Calciatori, completamente disinteressati alle condizioni dei Cittadini, interessati soltanto a vincere il “campionato”.
Quando i rappresentanti del popolo non hanno il coraggio di decidere, la democrazia diventa demagogia spicciola praticata da chi non ha competenza alcuna su nulla.
Il nostro paese è stato sconfitto non in guerra da un esercito straniero ma in tempo di pace dagli italiani.
Il denaro è la fonte di ogni male.
Monarchia: tipo di “anarchia” chic e raffinata, generalmente ereditaria, molto apprezzata e ben accettata dal Re “Mon”, dalla Famiglia Reale, dai nobili del Regno e, ovviamente, da tutti i loro leccaculo.
La corruzione, a vent’anni da Mani pulite, oggi è la fisiologia della vita pubblica. La domanda è perché in Italia oggi la corruzione non è più una patologia ma è la fisiologia del funzionamento della vita pubblica. Credo che la risposta sia nella subordinazione della politica all’economia, al mercato e al profitto. La politica è in ginocchio nei confronti del mercato.
Il nuovo governo ha deciso di tassare la carta igienica.La decisione è stata presa nell’ultimo consiglio di gabinetto.
Non esiste un luogo, all’infuori di una conferenza sindacale di fraterna utilità, dove trovare tanta reciproca sfiducia e sospetto come in una riunione di maghi di alto livello.
Non capisco perché denunciare un evasore fiscale è un dovere e denunciare un furto in casa è solo tempo perso.
È un po’ difficile pretendere buoni cittadini in cattivo stato.
Uno stato che non riesce ad essere uno “stato di diritto” diventa uno “stato a rovescio”.
In un paese normale potrebbero i peggiori guidare i migliori?
Ci meravigliamo di tutto quello che succede e vede coinvolti i cosiddetti uomini dello stato.Quando manca lo stato i cosiddetti “uomini dello stato” sono uomini che possono anche sentirsi liberi di agire in base alla loro discrezionalità ed anche fuori dalle regole.
I magistrati scrivono troppi libri e parlano molto fuori dai tribunali, ma vedendo le motivazioni di certe sentenze e gli esiti di alcune indagini forse questo è il male minore.
I nostri politici si sono dati molto da fare per distruggere il paese, sicuramente saranno molto stanchi, forse sarebbe meglio non coinvolgergli nella “ricostruzione”.
Forse il nuovo governo ha permesso di aggiungere un secondo cognome al primo perché sta pensando di introdurre una tassa anche sui cognomi, più ne hai e più lo stato incassa.