Alexandre Cuissardes – Politica
I nostri politici pensano probabilmente in italiano ma parlano sicuramente una lingua incomprensibile, straniera.
I nostri politici pensano probabilmente in italiano ma parlano sicuramente una lingua incomprensibile, straniera.
Ma se a sentirli parlare sono tutti bravi e con idee perfette, allora perché siamo ridotti così?
Qualcuno è talmente preso dalle sue troppe parti da non riuscire neppure più a distinguere la differenza che c’è fra fare lo stupido ed essere davvero stupido.
Il presidente Napolitano ha fatto le cose a metà, ha fatto arrivare i tecnici ma non ha fatto partire i politici.
In tempi come questi tutti vorremmo i miracoli, ma ormai gli unici miracoli ai quali assistiamo sono solo quelli che i politici continuano a fare per il loro tornaconto.
Pensavo che dovessero essere i migliori a guidare e gli altri a seguire, non i peggiori a voler guidare e gli altri a non seguire.
Delle vecchie “case del popolo” sono rimaste solo le case, è scomparso il popolo.
Se facessero girare l’economia come ci fanno girare i coglioni, saremmo noi la prima potenza mondiale.
Gli italiani hanno la crisi nelle tasche, i politici hanno la crisi nelle teste.
L’Italia è quel paese dove gli eroici politici “rivoluzionari” hanno mollato la rivoluzione per una buona pensione.
L’Italia è quello strano paese in cui, non appena si respira aria di cambiamento o di rivoluzione, scoppiano bombe e tutto torna come prima.
È impensabile basare la vita di più generazionisul lavoro passato, presente e futuro di pochi…è impossibile illudersi che tutto procedaper il meglio con il contributo ed i sacrifici di pochi…Le vecchie risorse sono in esaurimento…c’è bisogno di forze nuove per reintegrarle!Occorre con urgenza dare un futuro ai giovani!
Chi ha sete di potere assoluto non si disseterà!La sete di potere assoluto di molti esseri umani, è come riempire un bicchiere d’acqua e lasciarlo nella sabbia del deserto, sotto il sole che la fa evaporare; chi lo troverà non potrà dissetarsi.
Qui da noi non funziona quel “colpirne uno per educarne cento”, se ne colpiscono cento senza educare nessuno.
Il buonsenso, intervistato sulla crisi del paese ha risposto che da tempo è già stato prenotato da milioni di italiani. Gli hanno chiesto l’assistenza, per scansare le elezioni.
I politici, i grandi funzionari dello stato, i burocrati, non pensano al perché sono nei loro ruoli ma soltanto a come restarci.
Dai politici mi guardo io, dalla malagiustizia mi guardi Iddio.