Povia (Giuseppe Povia) – Musica
Vola solo chi osa.
Vola solo chi osa.
Quando ascolto la musica sento le mie “cellule del corpo” entrare in una completa equalizzazione con il tempo e lo spazio che mi circonda donandomi quella spinta morale, esistenziale e comportamentale che giustifica il mio andare avanti sempre e comunque.
Le ferite che la vita ci incide possono essere curate solo dalla musica.
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.
Passeggio tra le strade del mio paese senza meta, alla ricerca di non sò cosa ma ho bisogno di qualcosa… cosa? Bhè intanto mi lascio trasportare dalla musica che “strapazza” il mio cuore, ormai paragonabile ad un uovo….
Solo la musica può accarezzare un’anima un po’ ammaccata.
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…