Vittorio Giovanni Rossi – Progresso
A me la storia piace immaginarla; così ho proprio la certezza che non ci siano trucchi, e sia veramente falsa.
A me la storia piace immaginarla; così ho proprio la certezza che non ci siano trucchi, e sia veramente falsa.
Le scienze, ognuna tesa nella propria direzione, finora non ci hanno nuociuto gran che; ma un giorno, il confluire di frammenti di conoscenza dissociati schiuderà panorami della realtà talmente terrificanti che o impazziremo per la rivelazione, o fuggiremo dalla sua luce mortale, cercando rifugio nella pace e nella sicurezza di nuovi secoli bui.
Il femminismo è un’insurrezione, non un caffè durante il giorno.
Se la narrativa scientifica è la mitologia della moderna tecnologia, allora il mito è tragedia.
La tv ci ha diviso, il cellulare ha cambiato i rapporti, i lettori mp3 aumentano l’incomunicabilità.
Patetica eppure grandiosa è la capacità dell’essere umano di credere nel futuro nonostante l’amarezza e la piccolezza del suo destino.
Tutta la religione della spontaneità, della libertà, della creatività, della sessualità gronda del peso del produttivismo; anche le funzioni vitali si presentano immediatamente come funzioni del sistema economico. La stessa nudità del corpo, che pretende di essere emancipata e progressista, lungi dal trovare la naturalezza al di là degli abiti, dei tabù, della moda, passa accanto al corpo come equivalente universale dello spettacolo delle merci, per scrivere i suoi segni univoci, che si evidenziano nel linguaggio dei bisogni indotti e dei desideri manipolati.
Da quando la Cultura s’è trasformata in Kultura, lo spirito dell’uomo si è impoverito, ed il marketing mediale si è ingrassato.
La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva.
Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana.
L’uomo e la natura non si incontrano, perché il progresso è in ritardo e la natura è andata via prima.
L’evoluzione di tutte le specie viventi, compreso l’uomo, è avvenuta grazie alla selezione naturale.
Niente retrocede come il progresso.
Difendo la mia immagine, la sua riproduzione, io sono la memoria e il resto è un opinione.
Un’onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.
Un uomo con un’idea nuova è un matto finché quell’idea non ha successo.
L’operaio di una città moderna usufruisce oggi di un benessere materiale superiore a quello di un nobile dei secoli scorsi.