Progresso

Domenica Borghese – Progresso

Personalmente penso che sull’educazione ci sarebbe da scrivere un trattato con tanto di “istruzioni per l’uso”. Bisogna partire dall’etimologia della parola educare “educere” tirare fuori, e dopo iniziare a spiegare cosa significa educare al rispetto, educare all’ascolto, educare all’umiltà, e via dicendo. La parola educazione da sola, non va bene e non fa bene, ed è necessario che essa venga insegnata con la pratica per fare realmente una “buona educazione”.

Silvano Montanari – Progresso

L’uso delle nuove tecnologie, è comodo e sbrigativo, ma come tutte le cose tecniche, richiede una buona conoscenza e una massiccia dose di attenzione, nonché, un briciolo di fortuna. Requisiti questi che allo stato attuale esulano dal mio vocabolario, quasi come fossero parole sconosciute. Chi vivrà, vedrà! Sicuramente su queste particole sconosciute e poco usate dai profani, cadranno molti miti; così come, “contrapponendo”, un’era nuova, più vulnerabile ma più informata: espleterà il suo canto!

Claudio Visconti De Padua – Progresso

Non tutti riusciranno a varcare il muro invisibile del nostro “io”, non per questo ci abbatteremo! Lo stesso per noi, non riusciremo mai ad entrare nell’intimo “io” del prossimo per capirne i i suoi reali temperamenti, non per questo ci abbatteremo! Sarebbe invece triste per se stessi e per gli altri, mascherare la propria vera natura indossando misti abiti per adattarci al volere e al costume altrui!

Nino Lo Iacono – Progresso

L’uomo ha fatto e continuerà a fare passi enormi nel progresso tecnologico, ma, nel bene e nel male, rimarrà sempre e comunque ostaggio dei propri sentimenti, delle proprie passioni. La complicità fra il cuore e il cervello non è solo un fatto meccanico, è un’interazione che nessun scienziato riuscirà mai a capire, perché in essa si cela la parte divina dell’uomo.

Oscar Wilde – Progresso

Occorre che un nuovo edonismo ricrei la vita, salvandola da quell’aspro e goffo puritanesimo che ha avuto, ai nostri giorni, una strana rinascenza. Esso dovrà’ farsi forte dell’intelletto, certamente, ma dovrà’ anche rinnegare ogni teoria, ogni sistema che esige il sacrificio di una forma qualsiasi di esperienza passionale. Questo edonismo avrà’ per scopo l’esperienza stessa, e non i frutti dell’esperienza, dolci o amari che siano. Ignorerà’ tanto l’estetismo che addormenta i sensi, quanto la libidine che li attutisce. Ma insegnerà’ all’uomo l’arte di concentrarsi sui momenti di una vita che non è in se stessa che un momento.