Publio Cornelio Tacito – Progresso
Tutte le cose che ora si credono antichissime furono nuove.
Tutte le cose che ora si credono antichissime furono nuove.
Pensare? Perché pensare! Abbiamo i computer che lo fanno per noi.
Nelle città c’è nervosismo, infelicità, inquinamento, anche acustico, mancanza di spazio e credete che tutto questo sia evoluzione. Fa ridere.
Il progresso si deve alla forza delle personalità, non dei principi.
Se l’educazione non è restituita ai sacerdoti e se la scienza non è collocata ovunque al secondo posto, i mali che ci attendono sono incalcolabili; saremo abbrutiti dalla scienza, ed è l’estremo grado dell’abbrutimento. (1814)
A volte devi guadare le cose in prospettiva per poterle veder bene, altre volte devi entrarci dentro.
Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno.