Publio Virgilio Marone – Vita
Bisogna rispettare il dolore che non ha parole, il diritto che non ha difesa.
Bisogna rispettare il dolore che non ha parole, il diritto che non ha difesa.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
La mia vita scorre al contrario, decisamente fuori tempo e inesorabilmente controcorrente.
La sensibilità è donna se ne parla come un abito da donna ma va indossata anche da noi uomini non fare le vittime non vuol dire non essere sensibili.
Nella vita tutto serve, anche le pedate nel sedere, l’importante è imparare le lezioni che ci regalano.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?
I suoni della vita che conducono al cuore sono sempre garbati e mai eclatanti. Si posano leggeri come fiocchi di neve sul mare. Devi proteggerli perché scompaiono subito inghiottiti dal rumore della quotidianità. Cercano riparo nella dolcezza di un sorriso nella pazienza di un’abbraccio sincero, a volte si nascondono nei sogni usando dei canovacci diversi è incomprensibili. Libera la tua sensibilità e trovali saranno l’humus della tua vita.