Rabindranath Tagore – Figli e bambini
Ogni bambino che nasce porta al mondo la notizia che Dio non è ancora stanco degli uomini.
Ogni bambino che nasce porta al mondo la notizia che Dio non è ancora stanco degli uomini.
Non ho figli. Le mie figlie sono parole scritte che vivranno nelle menti di chi legge.
A un bambino non può mancare l’amore perché è soprattutto di questo che si nutre.
A mio figlio insegnerò il rispetto! Insegnerò a non prendersi gioco di chi è più magro o più grasso. Di chi ha qualcosa in meno di lui. A deridere chi ha problemi ed è in difficoltà. A mio figlio insegnerò a capire e valutare per chi deve tendere una mano e per chi deve rimetterla in tasca. Insegnerò che la violenza psicologica è più feroce di quella fisica. Insegnerò che un domani per esser madri o padri devi aver imparato certe basi. Insegnerò che Dio non va solo predicato perché Dio insegna non solo a parlare ma a non deridere e a non giudicare!
Dentro gli occhi dei bambinic’è la salvezza dell’umanità!Impariamo a leggere i loro occhi,e cesseranno tutte le guerre del mondo.
Mi basta poter ascoltare il respiro dei miei figli per capire che non esistono ostacoli più grandi dell’amore che provo per loro.
La vita cominciò a germogliare nel tuo ventre, per sbaglio. Per errore perché non era amore, per sbaglio perché il tuo corpo non avrebbe dovuto annaffiare alcun fiore. Il tuo desiderio e la vita sono componenti che vincono sempre, così niente avrebbe più potuto recidere quel fiore che in te si formava. Avevi contro il corpo e la vita, gli affetti e gli sciacalli, ma di battaglia in battaglia facesti in modo che il condottiero della crociata fosti tu. L’eroe vittorioso. Avrebbe potuto non esserci se il più eroico condottiero della vita non si chiamasse “madre”. Uomo non può capire, persino può pensare travisando la realtà, che l’atto d’amore più grande dell’essere umano possa chiamarsi egoismo.