Raffaele Caponetto – Ricchezza & Povertà
Chi è nato e vissuto in povertà, pur diventando ricchissimo, non saprà mai cos’è la generosità.
Chi è nato e vissuto in povertà, pur diventando ricchissimo, non saprà mai cos’è la generosità.
C’è una povertà in questo tipo di vita, una povertà diversa da quella materiale di una volta.Una povertà interiore che, più che far paura, umilia. Umilia la grande ricchezza, la grande potenzialità che c’è in ognuno di noi.
Volare sulle ali della fantasia per esaltare il passato, sognare il futuro, colorare il presente.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell’uomo uno schiavo.
C’è chi ha dei soldi ma non ha amore, e c’è chi ha amore e non ha soldi, e poi ci sono io che non ho ne soldi ne amore.
I miracoli così come definiti dalla chiesa non esistono. Esistono invece manifestazioni straordinarie “miracolose” come guarigioni improvvise anche molto eclatanti; ma questo non è dovuto ad un intervento “divino”, bensì alla straordinaria capacità, all’enorme intensità con la quale il “miracolato” crede nella sua guarigione per cui questo avviene. Queste straordinarie capacità, questa incrollabile fede, sono doti rarissime negli esseri umani. La quasi totalità degli individui pur desiderando, anche intensamente, che avvenga il “miracolo” della loro guarigione, purtroppo, nello stesso tempo no ne sono convinti; ci sperano ma non ci credono. Al contrario di quei pochissimi che vogliono e credono, senza tentennamenti, con tutte le loro forze nella loro guarigione. Per quello che riguarda i miracoli sanciti dalla chiesa; qualcuno ha detto: non credo nei miracoli; ci crederò soltanto quando un arto amputato ricrescerà. Ma questo non si è mai verificato!
Nessuna faretra vuota torna utile all’arciere, tranne quella del bene svuotatasi per giusti motivi.