Raffaele Caponetto – Stati d’Animo
Nell’immensità dell’universo, un granello di sabbia, al mio confronto, è una montagna.
Nell’immensità dell’universo, un granello di sabbia, al mio confronto, è una montagna.
Ti aspetti sempre qualcosa dalle persone ma spesso quel qualcosa non corrisponde a ciò che aspettavi, quindi a che serve aspettare di restare delusi?
Non bevo per dimenticare… perché non servirebbe a niente… bevo per allontanarmi da questa tremenda realtà almeno per un po’, e poi nel caso dovessi pensarti lo farei con un sorriso che di certo non ha un senso.
A volte, credi di non aver capito niente della vita; altre volte, ti senti semplicemente bene con te stesso.
“Forse” una delle parole più belle, lascia sempre una porta aperta, una possibilità.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.
Ogni secolo ha le sue disgrazie. Guerre, peste, colera, disastri naturali; nel ventesimo secolo, in Europa, le più grandi ed odiose disgrazie sono state provocate da due maniaci con delirio di grandezza. A distanza di oltre mezzo secolo, la Germania ha leccato le sue ferite, è risorta, ed è una grande nazione. In Italia, ancora oggi, ne paghiamo le conseguenze. Prima dell’avvento del regime fascista eravamo tra le prime nazioni europee; adesso, come da tradizione, che gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi siamo stati serviti a puntino.