Raffaele Caponetto – Tristezza
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Quando tu mi chiedi come io stia, io sempre ti rispondo “bene”, anche si dentro di me sto male.
Numerose lastre di ghiaccio stanno fisse nel mio cuore come un appassito fiore che riviver più non può.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Sei uscito sbattendo i ricordi di noi.
Quanto è brutto quando una persona ti ruba il cuore, e poi dopo ricevi una coltellata.
Puoi anche strappare il cuore portandotelo via, ma ricordati che le emozioni restano sempre.