Raffaele Caponetto – Tristezza
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Il pianto può durare una notte intera, ma il mattino porta con sé la vita.
La bellezza è effimera, fugace; c’è e non c’è, è incostante, volubile. È pericolosa per se e per gli altri. Meglio la bruttezza è duratura, permanente: se c’è, c’è, è costante, persistente. Preserva da pericoli e tentazioni. La bellezza è esplosiva; la bruttezza è sedativa.
Non lasciare mai che le lacrime attraversino il tuo viso, perchè la gente è cattiva e sulle rovine delle tue sconfitte costruisce i muri delle sue vittorie.
Quando l’amore ci abbandona, è come se dal castello delle favole ruzzolassimo giù nel paese degli Orchi.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Arriverà il vento che mi asciugherà l’ultima lacrima…